mercoledì 27 luglio 2011

Ogni dolce merita di essere bello.

E su questo non transigo.
Va bene, sarò testarda, sarò pignola, ma per me non c'è alcuna eccezione a questa regola. Attenzione: con questo non voglio dire che io faccio solo dolci perfetti e/o bellissimi, oppure che prendo in considerazione soltanto ricette che mi permettano un risultato anche esteticamente bello. Piuttosto quello che per me è fondamentale è avere come obiettivo anche l'espetto visivo del dolce, la sua personalità estetica.
E comunque qui non si parla di bellezza assoluta: come per le persone, anche la bellezza dei dolci non è oggettiva. Ci sono persone (e dolci) non necessariamente belle, ma molto affascinanti.
E allora l'imperativo sta nel porre in evidenza il fascino rendendo omaggio alla personalità stessa dell'individuo, e mostrandolo attraverso gli abiti, il trucco, la postura.
Come una donna nel suo abito da sposa, anche una Sacher sarà raggiante nella sua lucida copertura bruna priva di sbavature, e lo stesso farà una crostata che mostra tronfia la perfezione della sua frolla fra la colata generosa di marmellata scura.
Ogni dolce, anche il più rurale, saprà essere bellissimo, se gli si lascerà esprimere la propria personalità.

 In Francia ho avuto il piacere di vedere la maniacale applicazione del "bello" in pasticceria. Ogni pasticcino, ogni bonbon, ogni pralina...perfetti e impettiti nella loro eleganza.
E lì, eccoli: i macarons. Lucidi, colorati, altezzosi: in pratica, dei gioielli. Buonissimi. Da Parigi mi sono portata il loro sapore e il libro di Hermé. Aspettavo il momento giusto per provare a farli e quando è arrivato ho avuto la conferma di quanto sia delicata ed entusiasmante la preparazione. Nessun colore o gusto particolare: solo la mia fidata vaniglia delle Seychelles, che con i suoi semini neri rende tutto più bello e profumato. Tanta soddisfazione e tanta rinnovata ammirazione per Pinella, vera maestra delle piccole bellezze.

Questo blog è dedicato alla bellezza dello zucchero, anche nei termini che ho appena spiegato. Le decorazioni sono la mia passione, e riguardano un tipo ben preciso di comunicazione visiva: è fondamentale capire che un dolce può essere bello anche e soprattutto senza decorazione.
Non rinuncerei mai alla magia della pasta di zucchero, ma non voglio dimenticarmi della fisionomia naturale ed espressiva dei dolci "nudi".
Ebbene sì: anche gli occhi sono golosi di zucchero, eccome.

2 commenti:

  1. Cara zuccherina,
    io ho provato uno dei tuoi "macarons" prima di andare a correre con la tua dolce metà!

    E' stata una botta energetica che mi ha fatto girare le gambe come a Willy Coyote!

    Bravissima!
    ... e continua così... a farci provare le tue prelibatezze!!!

    MIRKO

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  2. Macarons-doping?!? :-D
    Grazie, caro... sono felice di rendervi golosi!

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